Avventure di piccole terre (Italian Edition) by Ambrogio Borsani

Avventure di piccole terre (Italian Edition) by Ambrogio Borsani

autore:Ambrogio Borsani [Borsani, Ambrogio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza
pubblicato: 2016-04-20T22:00:00+00:00


Pantelleria, canale di Sicilia

Mussolini contava molto su Pantelleria. Pensava che l’isola del canale di Sicilia potesse sbarrare il passo a qualsiasi attacco dal sud. A partire dal 1935 iniziò un processo di fortificazione contro il parere di alcuni tecnici militari.

«Si blocca meglio una strada piantandosi nel mezzo della medesima o stando ad un margine?» Così rispondeva il duce a chi gli obiettava che la fortificazione di Pantelleria avrebbe ritardato solo di poco l’avanzata massiccia di un fronte nemico.

L’opera più sorprendente di questo progetto difensivo fu la costruzione di un’aviorimessa sotterranea lunga 340 metri e larga 26. Vinse il concorso Pier Luigi Nervi, uno dei pochi architetti in grado di unire alle invenzioni formali una conoscenza ingegneristica innovativa. Nervi ne costruì altre di aviorimesse. A Orbetello, a Orvieto, a Torre del Lago Puccini, a Messina, ma quella di Pantelleria è unica, perché realizzata creando una struttura sotterranea. L’esterno, ricoperto di terra, la faceva sembrare una collina. All’interno appariva come una gigantesca cattedrale, una catacomba moderna dove venerare il dio della guerra e proteggere gli sgangherati angeli sterminatori, aerei da caccia superati ai quali era stata affidata la missione impossibile di incenerire la flotta nemica.

Il 18 agosto del 1938 Mussolini si recò in volo a Pantelleria per ammirare di persona la sua barriera contro gli invasori. Visitò la gigantesca aviorimessa di Nervi, orgoglioso che fosse la prima opera del genere al mondo. In seguito fece installare sull’isola una quarantina di batterie costiere, più altre batterie antiaeree e creò una guarnigione di dodicimila uomini. Tanti per un territorio di ottantaquattro chilometri quadrati. Nulla per le armate del generale Patton unite a quelle del generale Montgomery. Sembrava tutto pronto per la prova del fuoco. E dopo qualche anno la prova del fuoco arrivò.

Era esattamente il 18 maggio del 1943 quando l’attacco alleato iniziò con bombardamenti aerei pesanti e l’intervento di una ventina di navi, incrociatori, cacciatorpediniere e cannoniere. Al 10 di giugno sull’isola erano cadute 4394 tonnellate di bombe. L’11 giugno Pantelleria si arrese. Il genio militare di Mussolini aveva posto i suoi uomini in mezzo alla strada, ma non aveva calcolato che sarebbe bastato il transito di un tir per travolgerli.

Si discusse a lungo se l’ammiraglio Gino Pavesi, a capo delle forze di Pantelleria, fosse stato un codardo (ovvero persona di buonsenso che si rifiuta di mandare al macello migliaia di uomini) o un valoroso militare (ovvero disposto a morire e a trascinare con sé i suoi uomini per la gloria del duce).

Il mirabile hangar sotterraneo di Pier Luigi Nervi, nonostante la pioggia torrenziale di bombe, resse all’impatto e oggi è utilizzato per manifestazioni culturali. Ma Pantelleria vanta un altro simbolo dell’architettura internazionale, il dammuso. Un progetto di abitazione portato dalla cultura araba un millennio fa, ora conteso dai villeggianti.

L’isola ha avuto molti ospiti importanti, tra questi Gabriel García Márquez, che nel luglio del 1969 passò l’estate a Pantelleria ospite del suo traduttore italiano, Enrico Cicogna. Più tardi Márquez scrisse un racconto ambientato sull’isola, “L’estate felice della signora Forbes”. È la storia un



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